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Il territorio comunale di Guarene si estende su un territorio in parte pianeggiante in parte collinare, fino a circa 400 metri s.l.m. Il centro storico del paese, uno dei più belli del Roero, è situato sulla collina dominata dall’imponente castello in stile barocco.

Il Comune di Guarene si trova nella parte nord-est della provincia di Cuneo e confina a sud con la città di Alba, la ben nota “capitale delle Langhe”, famosa per i suoi vini e per il prezioso tartufo bianco, con il suo centro storico da non perdere, la Cattedrale, il Museo civico “Federico Eusebio” e la cosiddetta “Alba sotterranea”, che dal “ventre” del sottosuolo cittadino fa rivivere ciò che costituiva l’antico tempio, il teatro e il foro romano della Alba Pompeia, in epoca romana.

Sulle pendici della collina guarenese si estendono vigneti di molteplici varietà pregiate di vitigni, quali soprattutto Barbera, Nebbiolo, Dolcetto, Favorita e Arneis. Sviluppati sono anche la coltivazione delle nocciole ed i frutteti, soprattutto di albicocche, pesche e pere. Tra le varietà spicca la Pera Madernassa.

Essa prende il suo nome dall’omonima località del Roero in cui ha avuto origine, un appezzamento della cascina Gavello della borgata Madernassa, situata a metà circa di una collina esposta a levante tra i paesi di Guarene e Vezza. Questa pera viene cotta ancora oggi come un tempo sui “putagè” con l’aggiunta dei nostri pregiati vini ed è ingrediente principale di molte ricette.

Il villaggio di Guarene, già esistente in epoca romana, era collocato nella pianura del Tanaro, alle pendici della collina su cui sorge l’attuale borgo.

Il Castello aveva una funzione difensiva e di controllo del territorio e dominava il paese, ben difeso dal paramuro, i baluardi che lo circondano da est a sud.

Esempio di architettura barocca piemontese, il castello fu costruito a partire dal 1726 per iniziativa di Carlo Giacinto Roero, radendo al suolo l’antico maniero feudale. Esso mostra l’influenza dell’architetto Filippo Juvarra, di cui il Roero fu allievo. Con l’estinzione della dinastia dei Roero di Guarene, il castello fu ereditato dalla famiglia Provana di Collegno, che nel 2011 ne ha ceduto la proprietà.

Guarene è paese d’arte per le sue numerose e ricche chiese (ben cinque nel solo centro storico) e per un percorso museale che comprende la CHIESA DELLA SS. ANNUNZIATA, la PINACOTECA COMUNALE DEL ROERO e le “PORCELLANE D’ARTISTA”. La CHIESA DELLA SS. ANNUNZIATA, in stile barocco, è forse l’edificio più amato dai Guarenesi. L’attuale struttura risale alla prima metà del XVII secolo e fu costruita nell’area in cui sorgeva già una chiesa più antica.

Citiamo una pala d’altare raffigurante l’Annunciazione, opera giovanile del pittore Guglielmo Caccia detto il Moncalvo. L’edificio è stato oggetto negli ultimi anni di importanti lavori di consolidamento e restauro.

Unica di tutto il territorio, la PINACOTECA COMUNALE DEL ROERO ha sede nei locali di Casa Casavecchia. Essa raccoglie attualmente circa cinquanta opere degli artisti più rappresentativi dell’arte contemporanea piemontese, tra i quali ricordiamo Soffiantino, Tabusso, Felice e Francesco Casorati, Paulucci, Nespolo, Albano, Sismonda, Fico, Ruggeri, Cherchi, Mazzonis, Carena, Ramella, Chessa, Treves, Munciguerra, Cordero, Unia, Testa, Delleani, Pasquero.

La Pinacoteca è promotrice di iniziative che intendono proporre e diffondere l’arte nel territorio: l’itinerario pittorico delle “PORCELLANE D’ARTISTA” è costituito da una serie di cinquanta ceramiche apposte nelle vie del centro storico di Guarene e nelle frazioni sulle quali sono trasposte per serigrafia le opere realizzate dagli artisti già presenti nella pinacoteca o legati al territorio.